Pionieri del pomodoro: Mansueto Rodolfi (1882-1970)

Mansueto Rodolfi nasce a Vicofertile nel 1882 da Giuseppe e Maria Mutti.
Inizia giovanissimo a lavorare come apprendista presso il caseificio del barone Paganini a San Ruffino, perché il suo sogno è quello di condurre in proprio l’attività casearia.

Il padre Giuseppe e lo zio Remigio, che già dal 1896 erano iscritti alla Camera di Commercio di Parma per la lavorazione del pomodoro in una piccola fabbrica a Vicofertile, lo aiutano a rilevare un piccolo caseificio ad Ozzano Taro.

Nel 1906 Mansueto affianca alla produzione del Parmigiano quella della conserva di pomodoro costruendo una piccola fabbrica sempre a Ozzano Taro e dà inizio con grande coraggio alla sua esemplare attività lavorativa.
A vent’anni sposa Virginia Mutti, detta Ida, da cui avrà quattro figli, Lucio, Lucia, Luisa e Giuseppe. Sarà una coppia unita e straordinariamente attiva. Ida avrà un ruolo determinante anche nell’azienda agricola che Mansueto riuscirà a creare con l’acquisizione di diversi poderi adiacenti allo stabilimento di Ozzano e a Madregolo ove farà coltivare pomodoro e produrre latte per le due attività industriali da lui fondate.

Durante la Prima Guerra mondiale Mansueto presta servizio nel corpo degli Alpini. Al suo rientro a casa, proprio quell’esperienza gli ispirerà il marchio per i propri prodotti conservieri. L’immagine dell’alpino, ritto sulla vetta di un monte, emblema di superiorità sempre e ovunque, e ai lati due grappoli di pomodoro, comparirà, da allora, sulle scatole dei prodotti Rodolfi.
Negli anni Trenta del Novecento acquisisce lo stabilimento di Castelguelfo (PR).

Durante la Seconda Guerra mondiale i bombardamenti colpiscono duramente gli stabilimenti.
Nel 1945 Giuseppe, l’ultimo dei figli, entra a tempo pieno nell’azienda paterna. Mansueto con i figli Lucio e Giuseppe con volontà e coraggio inizia la ricostruzione, il potenziamento e l’innovazione della fabbrica.

La Rodolfi è tra le prime aziende a dotarsi dei nuovi impianti in acciaio inossidabile in sostituzione delle boules in rame e a lanciarsi sui mercati internazionali con i suoi prodotti. Gli anni Cinquanta vedono ampliarsi e diversificare la produzione conserviera.

Inizia la fabbricazione con tecnologie specializzate della polvere di pomodoro disidratato ed il lancio dell’“Ortolina”, sugo pronto ricavato da una ricetta casalinga del 1936, servita d’abitudine in casa Rodolfi e prodotta a livello industriale per idea di Mansueto.
L’“Ortolina”, un vero must nella produzione alimentare del periodo, ha un eccezionale successo ed una vastissima diffusione, supportata dal felice slogan “L’orto in cucina” e dalla allora innovativa confezione in tubetto.

Negli anni Sessanta la Rodolfi, grazie ai suoi impianti avanzati e agli elevati standard di qualità, inizia la produzione di sughi pronti, salse, passate e polpa di pomodoro, anche per conto di numerosi marchi privati.

Mansueto, dopo una vita intensa e operosa fino all’ultimo, si spegne a Ozzano Taro il 5 gennaio 1970.
La Società, prosegue l’attività con i figli Lucio e Giuseppe.
Dopo la scomparsa di Lucio nel 1976 si trasforma in S.P.A., ma sempre con la denominazione di “Rodolfi Mansueto”.
Nel 1996 ottiene la certificazione del Sistema Qualità ISO 9002 e nel 1997 parte l’innovativa linea di produzione di polvere di pomodoro liofilizzata.

Altre certificazioni acquisite sono la ISO 22005, ISO 14001, BRC, IFS, SA 8000.
Nel 2013 la storica azienda Von Felten di Fontanini (PR) viene acquisita dalla Rodolfi.
Oggi Giuseppe con l’aiuto dei tre figli Aldo, Isabella e Maria Virginia continua con successo l’attività aziendale, finalizzata alla qualità, alla sicurezza alimentare e al rispetto dell’ambiente.

Mansueto Rodolfi nasce a Vicofertile nel 1882 da Giuseppe e Maria Mutti.

Inizia giovanissimo a lavorare come apprendista presso il caseificio del barone Paganini a San Ruffino, perché il suo sogno è quello di condurre in proprio l’attività casearia.

Il padre Giuseppe e lo zio Remigio, che già dal 1896 erano iscritti alla Camera di Commercio di Parma per la lavorazione del pomodoro in una piccola fabbrica a Vicofertile, lo aiutano a rilevare un piccolo caseificio ad Ozzano Taro.

Nel 1906 Mansueto affianca alla produzione del Parmigiano quella della conserva di pomodoro costruendo una piccola fabbrica sempre a Ozzano Taro e dà inizio con grande coraggio alla sua esemplare attività lavorativa.

A vent’anni sposa Virginia Mutti, detta Ida, da cui avrà quattro figli, Lucio, Lucia, Luisa e Giuseppe. Sarà una coppia unita e straordinariamente attiva. Ida avrà un ruolo determinante anche nell’azienda agricola che Mansueto riuscirà a creare con l’acquisizione di diversi poderi adiacenti allo stabilimento di Ozzano e a Madregolo ove farà coltivare pomodoro e produrre latte per le due attività industriali da lui fondate.

Durante la Prima Guerra mondiale Mansueto presta servizio nel corpo degli Alpini. Al suo rientro a casa, proprio quell’esperienza gli ispirerà il marchio per i propri prodotti conservieri. L’immagine dell’alpino, ritto sulla vetta di un monte, emblema di superiorità sempre e ovunque, e ai lati due grappoli di pomodoro, comparirà, da allora, sulle scatole dei prodotti Rodolfi.

Negli anni Trenta del Novecento acquisisce lo stabilimento di Castelguelfo (PR).

Durante la Seconda Guerra mondiale i bombardamenti colpiscono duramente gli stabilimenti.

Nel 1945 Giuseppe, l’ultimo dei figli, entra a tempo pieno nell’azienda paterna. Mansueto con i figli Lucio e Giuseppe con volontà e coraggio inizia la ricostruzione, il potenziamento e l’innovazione della fabbrica.

La Rodolfi è tra le prime aziende a dotarsi dei nuovi impianti in acciaio inossidabile in sostituzione delle boules in rame e a lanciarsi sui mercati internazionali con i suoi prodotti. Gli anni Cinquanta vedono ampliarsi e diversificare la produzione conserviera.

Inizia la fabbricazione con tecnologie specializzate della polvere di pomodoro disidratato ed il lancio dell’“Ortolina”, sugo pronto ricavato da una ricetta casalinga del 1936, servita d’abitudine in casa Rodolfi e prodotta a livello industriale per idea di Mansueto.

L’“Ortolina”, un vero must nella produzione alimentare del periodo, ha un eccezionale successo ed una vastissima diffusione, supportata dal felice slogan “L’orto in cucina” e dalla allora innovativa confezione in tubetto.

Negli anni Sessanta la Rodolfi, grazie ai suoi impianti avanzati e agli elevati standard di qualità, inizia la produzione di sughi pronti, salse, passate e polpa di pomodoro, anche per conto di numerosi marchi privati.

Mansueto, dopo una vita intensa e operosa fino all’ultimo, si spegne a Ozzano Taro il 5 gennaio 1970.

La Società, prosegue l’attività con i figli Lucio e Giuseppe.

Dopo la scomparsa di Lucio nel 1976 si trasforma in S.P.A., ma sempre con la denominazione di “Rodolfi Mansueto”.

Nel 1996 ottiene la certificazione del Sistema Qualità ISO 9002 e nel 1997 parte l’innovativa linea di produzione di polvere di pomodoro liofilizzata.

Altre certificazioni acquisite sono la ISO 22005, ISO 14001, BRC, IFS, SA 8000.

Nel 2013 la storica azienda Von Felten di Fontanini (PR) viene acquisita dalla Rodolfi.

Oggi Giuseppe con l’aiuto dei tre figli Aldo, Isabella e Maria Virginia continua con successo l’attività aziendale, finalizzata alla qualità, alla sicurezza alimentare e al rispetto dell’ambiente.