Il Prof. Rolando Cultrera, nato a Caltagirone il 7 gennaio 1906, ha legato da subito la sua personale storia professionale a Parma e alla Stazione Sperimentale delle Conserve Alimentari (SSICA).
Ancora studente universitario fu assistente alla cattedra di chimica dell’Istituto tecnico di Parma negli anni 1925-1927 ed assistente straordinario alla cattedra di Chimica farmaceutica dell’Università di Perugia. Laureatosi in Chimica presso l’Università di Parma nel 1928 entrò l’anno dopo come sperimentatore di ruolo alla Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari, dove rimase fino al 1934 per trasferirsi a Modena come Vice-direttore della locale Stazione Agraria (1935-1940).
Ottenuta brillantemente la libera docenza in Chimica Bromatologica, fu incaricato di tale insegnamento presso l’Università di Modena dal 1935 al 1939. Fu poi incaricato di Chimica Industriale presso la Facoltà di Scienze dell’Università di Messina dal 1940 al 1943 e poi alla facoltà di Ingegneria della Università di Palermo fino al 1949. Nel 1950 è nominato Preside della Facoltà di Agraria dell’Università di Palermo, dove era titolare della Cattedra di Chimica Agraria fin dal 1943. Riveste tale carica fino al 1955, anno nel quale si trasferisce all’Università di Padova, sempre come professore di Chimica Agraria. Per la sua attività accademica e scientifica nel campo della Chimica Agraria nel 1952, dopo un periodo di Commissariamento dell’Ente, viene nominato dal Ministro dell’Industria Presidente della Stazione Sperimentale con funzioni anche di Direttore (fino al 1970) e ritorna quindi definitivamente a Parma e alla Stazione Sperimentale, dove resterà fino agli ultimi mesi di vita.
Contemporaneamente continua la sua attività accademica e nel 1964 è chiamato alla Cattedra di Chimica Industriale della stessa Facoltà dell’Università di Bologna e in quella prestigiosa Facoltà è Direttore dell’Istituto di Tecnologie Chimiche speciali (1965-1976) e Preside dal 1969 al 1973, anno nel quale interrompe la sua attività accademica. Nel 1971-73 ha fatto parte del Comitato di coordinamento della nascente Università per la Calabria, rivestendone per un anno anche la carica di Direttore del Dipartimento di Chimica.
È autore di 146 pubblicazioni di carattere scientifico su qualificate riviste nazionali ed estere e di 12 pubblicazioni di carattere economico ed in particolare di 47 pubblicazioni specifiche che hanno contribuito al progresso delle industrie alimentari.
La sua profonda cultura e il suo costante aggiornamento scientifico nelle varie discipline di cui è stato cultore (chimica agraria e industriale, chimica del terreno, chimica degli alimenti, tecnologia delle trasformazioni alimentari) gli hanno consentito di operare con lungimiranza scelte equilibrate, specie nella ricerca e nella professione, anticipando tematiche di studio allora emergenti e non percepite nella loro importanza e attualità, ma che hanno poi avuto importanti ricadute sullo sviluppo delle industrie di riferimento. Basta richiamare alcune delle sue pubblicazioni e dei suoi editoriali scritti per la Rivista della Stazione Sperimentale per capire le motivazioni di scelta di alcune tematiche di ricerca, di comportamento e di iniziative mirate a migliorare la visibilità, il ruolo e l’azione della Stazione Sperimentale nel contesto temporale di allora, nei confronti del mondo accademico universitario, del mondo produttivo e dei Ministeri di riferimento.
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