Il pomodoro, forse a causa del suo arrivo tardivo sulla scena europea e ancor più della iniziale diffidenza manifestata nei suoi confronti, è presenza abbastanza rarefatta nel mondo dell’arte.
Nei cinque decenni successivi alla sua apparizione in Europa, il pomodoro fu coltivato prevalentemente in giardini d’élite e solo occasionalmente fa la sua comparsa in opere d’arte e pure nel panorama sterminato delle nature morte che pervade la produzione artistica del Seicento e del Settecento risulta in misura assai contenuta.
Tuttavia pomodori compaiono nei fregi che ornano le grandi porte in bronzo dell’ingresso di destra sulla facciata del Duomo di Pisa, fuse nel 1602 da allievi della scuola del Giambologna su disegno di Raffaello Pagni per sostituire quelle di Bonanno distrutte nell’incendio del 1595.