La pieve di San Geminiano: una tappa d’eccezione della Via Francigena

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La pieve di San Geminiano: una tappa d’eccezione della Via Francigena
A pochi passi dalla Corte di Giarola, sede del Museo del Pomodoro, è possibile immergersi nelle bellezze naturali della zona, tra paesaggi verdeggianti e allo stesso tempo ricchi di storia, a stretto contatto con il lascito di epoche passate. La pieve di San Geminiano fu edificata nel IX secolo e ancora oggi si erge all’incrocio tra due importanti percorsi stradali.

La struttura

L’edificio, costruito in arenaria chiara e scura, è da secoli un importante luogo di passaggio per i pellegrini che, provenienti dal Nord Italia o addirittura d’Oltralpe, si dirigono verso Roma. Ricostruita nel XIII secolo, la struttura è nota soprattutto per la pregevole vasca battesimale in marmo giallo cipollino, risalente proprio a quel periodo. Cinque pellegrini in processione, un rimando alla funzione storica della Pieve, luogo di culto e rifugio per i fedeli in cammino, sono raffigurati sulla vasca mentre portano ceri penitenziari, un turibolo e una croce. La navata centrale, coperta da una serie di volte a crociera, è suddivisa dalle laterali da tre pilastri, i capitelli (XIII secolo) sono decorati con motivi vegetali e animali (tralci di vite, frutti, intrecci di foglie, vari uccelli, dragoni e serpenti, varie figure umane). In controfacciata, sopra al portale d’ingresso, una lunetta in terracotta dipinta ritrae ancora una volta un pellegrino, scolpito da Stefano Volta nel 1999. I lavori di restauro si sono infatti susseguiti negli anni, con la finalità di restituire alla Pieve l’originale stile romanico. In realtà, attorno al 1677, vennero attuate delle modifiche più tendenti all’arte barocca. Si può dunque dire che la Pieve porti con sé le influenze storiche e artistiche di tutti i secoli in cui ha accolto i viandanti diretti a Sud.

La Via Francigena
Un percorso secolare nel cuore dell’Europa permette di ripercorrere i passi di chi, secoli e secoli fa, ha intrapreso l’itinerario della Via Francigena. Un’esperienza che, se in passato era inscindibilmente legata alla dimensione spirituale, oggi può essere vissuta anche con scopi turistici. Oltre duemila chilometri da Canterbury a Roma sono un viaggio senza eguali, tra le pietre consumate dal passaggio di milioni di pellegrini. Nel paese in cui “tutte le strade portano a Roma”, anche il territorio parmense offre i suoi servigi ai viandanti ed è tra i più amati dai turisti stessi, per via del buon cibo e della morfologia collinare del territorio, un vero sollievo per i camminatori. I visitatori potranno visitare la Pieve di San Geminiano senza allontanarsi dal percorso prestabilito, studiato ad hoc per essere adatto agli avventurieri di tutte le età.