Descrizione
Cartolina commerciale della fabbrica di conserve Giovanni Guidorossi di Corcagnano impressa dalle Industrie Grafiche Fratelli Zafferri di Parma.
Sul lato sinistro è raffigurata una propsettiva dello stabilimento di via Cava, così come ci è stato tramandato da una fotografia storica (anche se, all’epoca, tale stabilimento era stato ceduto ai Fratelli Boschi e l’attività si svolgeva in altro immobile), mentre in basso è riprodotta una lattina di estratto di pomodoro con lo stemma nobiliare dei Guidorossi. Giovanni Guidorossi, figlio di Adeodato e Agata Ceresini, era nato a San Pancrazio il 26 giugno 1870. Suoi fratelli erano Achille (1872-1945), titolare dal 1904 di un fiorente esercizio di drogherie ed alimentari al Ponte Dattaro, Angiolina (1869-1952) ed Ermina (1874-1960). Di nobili natali, apparteneva a quel casato originario di Riano di Langhirano e documentato fin dal XIV secolo, che vantava numerosi esponenti nel notariato, ecclesiastici e medici e che aveva dato i natali ad Angelo (1761-1829), Maire di Felino dal 1802 al 1813 e a Matteo (1804-1883), guardia del corpo di Maria Luigia e Podestà di Felino per oltre trent’anni, in varie riprese, dal 1833 al 1874, suo prozio.
All’età di 25 anni, il 21 febbraio 1896, Giovanni aveva sposato a Guastalla Elisa Magnani (1872-1952), di due anni più giovane, nata a San Lazzaro Parmense il 29 agosto 1872 da Guglielmo ed Emilia Chierici, proveniente da famiglia agiata e proprietaria di vasti terreni. Dalla loro unione nasceranno Matilde (1895-1982), Adeodato (1896-1900), Guglielmo, (1899-1929), Carolina (1905-1907), Adeodato (1911-1978) e Alfonso (1914-2002). A Guastalla Giovanni era proprietario della più bella e importante salumeria del paese in piazza Mazzini. Presente all’esposizione agricola industriale di Sassuolo del 1901, nel 1902 aveva partecipato all’Esposizione campionaria internazionale di Roma, guadagnandosi il Gran premio d’onore e la Medaglia d’oro all’Esposizione romana del 1909 per il proprio estratto di pomodoro. La famiglia Guidorossi nel 1910 lasciava Guastalla e si trasferiva nel Comune di Vigatto, prendendo residenza a Corcagnano nel novembre 1910. Qui Giovanni ampliava l’attività conserviera fondando lo stabilimento di strada Cava, che dirigerà fino al 1918, e coltivando a pomodoro i vasti possedimenti agricoli della zona. Negli stessi anni era attivo a Godo, in comune di Russi (Ravenna) un secondo stabilimento di conserva, che produceva con lo stesso marchio.
Al termine del primo conflitto mondiale, la fabbrica, dopo una trattativa non andata in porto con i Fratelli Polli, già titolari dello stabilimento di Panocchia, veniva ceduta alla Ditta Boschi Luigi & Figli. L’azienda verrà gestita, sotto diverse ragioni sociali, dai Boschi fino al 1964, anno in cui, dopo la chiusura, veniva rilevata dalla Star, che provvedeva ad ammodernarla, e che la manterrà attiva fino alla campagna 2005, cessando l’attività il 28 febbraio 2006. Giovanni Guidorossi nell’agosto del 1918, una volta ceduta l’azienda, si era trasferito a Traversetolo, ma era rientrato a Corcagnano nell’ottobre 1920, dove aveva fondato una nuova società conserviera nella zona sud del paese, lungo la strada per Langhirano (all’ingresso dell’attuale quartiere artigianale), attiva dal 1924 al 1929. Giovanni, nominato cavaliere della Corona d’Italia per la sua attività e ormai malato, aveva affidato la conduzione dello stabilimento ad una società costituita dai figli e delegato la gestione a Guglielmo, eroe della Prima Guerra mondiale, Sindaco (1923-1927) e quindi Podestà (1927-1929) di Vigatto. Questi, il 27 agosto 1923 aveva presentato richiesta di registrazione di marchio di fabbrica con lo stemma nobiliare della famiglia col leone rampante e l’albero di quercia e il 7 marzo 1925 quello, più facilmente riconoscibile, che riproduceva il monumento al Parmigianino di piazzale della Steccata, opera di Giovanni Chierici (1830-1917). Aveva anche commissionato a Bisi la realizzazione di una locandina, poi diffusa anche in formato cartolina.
Con la morte di Guglielmo, avvenuta a Parma il 13 febbraio 1929, i fratelli Adeodato, geometra, Alfonso, ufficiale marconista della Marina mercantile e Matilde, nell’impossibilità di gestire direttamente la fabbrica, la mettevano in liquidazione. L’impianto sarebbe poi stato gestito dai Fratelli Pagani dal 1940 al 1961 prima di essere abbattuto. Giovanni Guidorossi sarebbe morto a Parma il 4 gennaio 1930. I figli Alfonso e Matilde nel 1954 donavano alla Parrocchia di Corcagnano un terreno di 890 mq. per la costruzione di un asilo da intitolare alla memoria del padre, ma quella intitolazione non avrebbe purtroppo mai avuto luogo e il nome di Giovanni Guidorossi, pioniere dell’industria conserviera parmense, è ormai dai più dimenticato.