Descrizione
La grande teca, che corrisponde alla sezione museale “4.4 Il Laboratorio”, contiene un insieme di strumenti per analisi. Una parte di essi proviene dalla Stazione Sperimentale delle Conserve di Parma, un’altra parte proviene dalla ditta conserviera Rodolfi Mansueto spa di Ozzano Taro. Elenco degli oggetti provenienti dalla Stazione Sperimentale delle Conserve di Parma: vetri da laboratorio degli anni ’60 e ’70 del Novecento (27 pezzi con le relative attrezzature di corredo), un colorimetro con custodia del 1934, 1 consistometro Bostwick del 1966, 1 riflettometro ottico da tavolo Goerz (Berlino, 1926), 1 riflettometro scala 1:100 (Ottica Galilei, Milano, 1934), 2 vetrini per la visione a occhio nudo della granulometria degli anni ’60; 1 copia della rivista trimestrale “Industria delle Conserve” del 1955; 1 microscopio binoculare a 100 ingrandimenti del 1952; 1 cella Howard per microscopio degli anni ’60. Elenco degli oggetti provenienti dalla ditta conserviera Rodolfi Mansueto spa di Ozzano Taro: 1 piccola bilancia a stadera con cilindri e attrezzatura di corredo con custodia in legno (anni ’30 del Novecento); 1 bilancino a scodellini per liquidi e fluidi (ditta A.C. Zambelli, anni ’20 del Novecento), 1 riflettometro tascabile degli anni ’50 con astuccio in cuoio completo del libretto delle istruzioni; 1 ebulliometro con valigetta in legno degli anni ’20; 1 bilancia analitica Bühler con teca di protezione in legno e vetro degli anni ’50; 1 microscopio ottico Watson & Sons del 1945.
Scheda pratica
Ambito:
Produzione italiana ed europea
Data:
sec. XX
Dimensioni:
misure non rilevate
Materiale:
metallo, vetro
Numero:
228-244
Note:
La Stazione Sperimentale delle Conserve (SSICA) nacque a Parma, a seguito del Regio Decreto 2 luglio 1922, n. 1396, per iniziativa di Comune, Provincia, Camera di Commercio, Consorzio Industriali, Cassa di Risparmio, Banca dell’Associazione Agraria e grazie all’impegno dell’Ingegner Romano Righi Riva (1873-1956), Presidente della Camera di Commercio, di Antonio Bizzozero, tecnico agrario direttore della Cattedra Ambulante di Agricoltura e del politico parmigiano Giuseppe Micheli (1874-1948). Aveva il compito di innovare e accrescere ulteriormente il comparto e di “promuovere con indagini, studi, ricerche, analisi, ilprogresso tecnico dell’industria conserviera e di curare il perfezionamento del personale tecnico addetto alla stessa industria”. Fu il suo primo direttore, Francesco Emanuele (1896-1976), nativo di Alcamo, in Sicilia, e laureato al Politecnico di Torino, che, dopo un viaggio di studio negli Stati Uniti, contribuì a una seria e profonda trasformazione del comparto grazie al miglioramento genetico delle specie di pomodoro utilizzate (promuovendo la creazione di campi sperimentali per la selezione della semente), all’innovazione delle tecnologie di produzione con il superamento del problema dello smaltimento di bucce e semi, all’innalzamento complessivo del livello di igiene nell’intero processo di lavorazione e all’intensa attività di divulgazione scientifica attraverso la rivista della Stazione Sperimentale, “Industria delle Conserve” fondata nel 1925 e apprezzata a livello internazionale e l’organizzazione di convegni specializzati. Ancor oggi la Stazione Sperimentale, che dal 31 maggio 2010 è Azienda Speciale della Camera di Commercio di Parma, ha compiti di ricerca e di studio di innovazioni tecnico-scientifiche da diffondere e mettere a disposizione delle industrie sia in campo agro-alimentare che meccanico.