Descrizione
Cartolina pubblicitaria della fabbrica di conserve Giovanni Guidorossi di Corcagnano con illustrazione di Carlo Bisi (1890-1982) raffigurante militari in divisa di numerosi paesi del mondo intorno alla lattina gigante di Estratto di pomodoro Guidorossi. Pensata per una locandina da negozio, venne anche tirata in formato cartolina intorno al 1925 e stampata dalle Industrie Grafiche Zafferri di Collecchio. Carlino Giulio Cesare Bisi era nato a Brescello (Reggio Emilia) il 18 dicembre 1890 da Cesare e da Rita Brandani. A tredici anni si era trasferito a Parma, sede assegnata al padre, Direttore didattico, e qui si era diplomato al Reale Istituto di Belle Arti, distinguendosi in Anatomia pittorica e conseguendo anche il diploma di abilitazione all’insegnamento nel 1910. L’anno dopo collaborava con “La Puntura” e il “Riccio di Parma”, periodici umoristici della sua città e nel 1912 esordiva come illustratore, con le tavole per l’Anatomia plastica del professor Coriolano Monguidi, edito da Battei. Distintosi anche come ottimo caricaturista, aderì alla corrente artistica del Futurismo e il suo tratto, abbandonate le sinuosità dell’Art Nouveau, approdò allo stile Déco più nitido ed essenziale.
Due anni dopo si trasferiva a Milano, dove la collaborazione con le riviste “Numero” e “Barbapedana”, gli permise di entrare in contatto con disegnatori della portata di Dudovich, Brunelleschi, Golia e Sacchetti. Grazie al rapporto con questi grandi autori, Bisi maturò un suo stile personale che utilizzerà, dal 1916, per raccontare le sue storie sul “Corriere dei Piccoli”, creando serie come Il Dottor Piramidone (1927), Sor Pampurio (1929), La gazza servizievole (1942), Zio Domingo Aggiustatutto (1943), I folletti notturni (1945), La famiglia Doggidì (1953), Giacomino Guastaggiusta (1955). Illustrò anche i classici della letteratura per ragazzi per le più importanti case editrici, come Utet, Garzanti e Sonzogno. Oltre alla carriera di illustratore e fumettista condusse sin dalla gioventù una parallela attività di pittore e incisore con uno stile figurativo e una predilezione per i soggetti umili e agresti, partecipando per un cinquantennio alle più importanti manifestazioni artistiche italiane ed europee. Nel 1952 era stato eletto membro effettivo dell’Accademia di Belle Arti di Parma. Bisi si spegneva a Reggio Emilia, a novantadue anni, il 27 febbraio 1982.
La locandina di Bisi pare fortemente influenzata delle vicende personali di Guglielmo Guidorossi, eroe di guerra e personaggio di spicco del PNF locale, ma pur non rifacendosi al personaggio di Pampurio, ne riprende comunque lo stile. Intorno alla monumentale lattina di concentrato di pomodoro, si affollano i militari di numerosi paesi coinvolti nella Prima guerra mondiale. Si riconoscono un bersagliere italiano, un militare della Legione straniera francese, un ascaro, un fante tedesco, uno bosniaco e un militare indiano, un colonnello dell’armata russa, un milite marocchino, un indiano d’America, un cinese, un beduino berbero, un fante turco, uno scozzese con kilt e pipa d’argilla, un fante russo e un militare giapponese, che esibiscono convinti le lattine di conserva di Corcagnano.