Etrusco, Scaricatore di pomodoro

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Olio su tela, 1965 (Fiere di Parma)

Il blu è il colore del lavoro; il rosso, del pomodoro. In due colori il pittore Etrusco (1924-1975) racconta una storia legata al territorio di Parma e alla sua vocazione alla trasformazione degli alimenti. L’industria alimentare di concentrazione del pomodoro aveva preso le mosse nell’ultimo quarto dell’Ottocento dalle sperimentazioni avviate da Carlo Rognoni al Podere la Mamiana di Traversetolo. Nei primi anni del Novecento erano già decine le industrie conserviere e nel 1922 la Camera di Commercio ne censiva oltre settanta. La diffusione dell’attività conserviera coinvolse migliaia di operatori, sia nei campi che nelle aziende. La scena fissa l’attenzione sul momento dello scarico dei carri carichi di cassette di pomodori raccolti nei campi e avviati ai lavaggi e alla lavorazione.

Etrusco, pseudonimo di Fernando Baldi, era nato a Firenze nel 1924 e si era diplomato al Liceo artistico della città toscana, frequentandone l’Accademia di Belle Arti. Nel 1940 è stato scenografo per la Beta Film. Vincitore, nel 1947, ’48- ’49 e ’51 del primo premio per il manifesto della Mostra dell’Artigianato fiorentina, ha insegnato ceramica fino al 1956 in Toscana e in Veneto. Ha esposto suoi dipinti e sculture in Libano, a Ginevra, Losanna, Liegi, Parma, Punta Ala, Verona, Monaco, Vicenza, Brescia, Lucca, Ferrara, Trento, Genova, Bologna, ottenendo numerosi riconoscimenti. Trasferitosi a Parma negli anni Sessanta del Novecento, vi ha proseguito la sua attività artistica sviluppando uno stile fra realismo e surrealismo e recuperando la tecnica pittorica dell’encausto (utilizzata in modo ampio nelle tombe etrusche, da cui ha derivato il proprio pseudonimo) soprattutto nelle sue nature more, estremamente materiche. È morto a Firenze nel 1975. (Info da: T. MARCHESELLI, Cento pittori a Parma, Parma, La Nazionale, 1969, pp. 110-111).

L’interesse per l’opera – conservata negli uffici delle Fiere di Parma – qui pubblicata per la prima volta, è dato dall’interpretazione moderna di un mestiere della tradizione agroalimentare parmense.